Stop al blocco licenziamenti per motivi economici nei settori dell’industria e delle costruzioni

Dal 1 luglio, infatti, grazie al decreto Sostegni bis, già in vigore da maggio, e al D.L. 30 giugno 2021 del Governo, si delinea infatti una nuova strategia di uscita dalle misure emergenziali, che fa leva su ulteriori settimane di CIG scontata per le aziende, in cambio di non licenziare finché si fruisce del sussidio, e su un impegno, preso dalle parti sociali, a raccomandare l’utilizzo degli ammortizzatori sociali in alternativa alla risoluzione dei rapporti di lavoro.

Ma cosa cambia, nel dettaglio, da 1° luglio?

A dare una risposta è il nuovo decreto Lavoro e Imprese, approvato sempre il 30 giugno u.s. dal Consiglio dei Ministri.

Sul blocco dei licenziamenti si è deciso proprio nel giorno della sua scadenza, quella del 30 giugno, introdotta dal decreto Sostegni di marzo per le imprese che accedono alla CIGO (Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria).

Il blocco, tuttavia, non termina per tutti.

Alcuni settori, infatti, verranno interessati parzialmente da tale decreto.

 Il blocco dei licenziamenti subisce la proroga fino al 31 ottobre per le imprese del tessile, abbigliamento e pelletteria.

I datori di lavoro di questi comparti infatti (codici ATECO2007 13, 14 e 15) nel periodo che intercorre dal 1° luglio al 31 ottobre 2021 potranno fruire di altre 17 settimane di CIG gratuita (non sono dovuti i contributi addizionali).

Le aziende del tessile, che ancora oggi sono in forte difficoltà, entrano così di fatto nella normativa prevista per le piccole imprese e per quelle del terziario (che rientrano nel campo d’azione di CIG in deroga e Fis).

La conseguenza è che fino al 31 ottobre anche loro manterranno un blocco licenziamenti generalizzato per motivi economici (tranne le eccezioni, già previste dalle regole vigenti: cessazione definitiva dell’attività, accordo collettivo aziendale di incentivo all’esodo, subentro nell’appalto, fallimento).

Per quanto riguarda le imprese manifatturiere, sono previste altre 13 settimane di cassa gratuita: chi le utilizza non può licenziare.

Per i settori nei quali è superato – a partire dal 1° luglio 2021 – il divieto di licenziamento, il decreto stabilisce che le imprese, che non possano più fruire della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS), possano farlo in deroga per 13 settimane fino al 31 dicembre 2021 senza contributo addizionale e, qualora se ne avvalgano, con conseguente divieto di licenziare.

articolo a cura Avv. Varniero Varnier